lunedì 15 marzo 2010

indicazioni del governo sulle principali novità che vengono introdotte nelle norme sulla sicurezza sul lavoro dal decreto legislativo.

SANZIONI PENALI E AMMINISTRATIVE – Con l’obiettivo di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni, si favorisce l’utilizzo di procedure di estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi mediante regolarizzazione da parte del soggetto inadempiente. Così la prescrizione obbligatoria, per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, viene estesa ai reati puniti con la sola ammenda ed un analogo istituto viene introdotto per le violazioni punite con sanzione pecuniaria amministrativa. La sanzione penale, invece, è riservata alle sole inadempienze sostanziali e non a quelle formali (come la trasmissione di documentazione, notifiche etc). L’arresto del datore di lavoro, senza possibilitá di pena sostitutiva pecunaria, viene mantenuto solamente per il caso di omessa valutazione del rischio nelle aziende ad alato tasso di pericolositá.




ENTITÀ DELLE SANZIONI - Viene introdotta una rivisitazione dell’importo da corrispondere. Le ammende e le sanzioni vengono correlate all’aumento dei prezzi al consumo (base Istat), dal 1994 ad oggi. Il governo ha stabilito una maggiorazione del 50% rispetto a quanto indicato nella 626/94.



SOSPENSIONE DELL’IMPRESA – La chiusura di un’impresa rimane una procedura straordinaria che si aggiunge alle sanzioni per lavoro nero o per violazioni in materia di salute e sicurezza. Il parametro per la sospensione adottato nel decreto 81/08 (T.U. varato dal governo Prodi), di «reiterazione» viene sostituito con quello di «violazione plurime», che consente la sospensione fin dal primo accesso ispettivo. Allo scopo di rafforzare la cogenza del meccanismo, viene eliminata qualsiasi discrezionalitá dell’organo di vigilanza nell’applicazione della norma. Alle microimprese (che occupano 1 solo lavoratore) si applicano le sole sanzioni ordinarie, senza obbligo di chiusura.





ENTI BILATERALI E UNIVERSITÀ - Lo schema di decreto individua nella bilateralitá e nelle universitá gli strumenti di ausilio alle imprese e ai lavoratori per il corretto adempimento degli obblighi, ad esempio attraverso la certificazione dei modelli di organizzazione della sicurezza in azienda.



INTEGRAZIONE TRA SERVIZIO SANITARIO E INAIL – Viene valorizzato il ruolo dell’Inail soprattutto per quel che riguarda la riabilitazione delle vittime di infortuni sul lavoro. Un intervento importante in quanto i costi sociali degli infortuni sono stati quantificati dall’Inail stesso nel Rapporto Ufficiale 2007, con riferimento al 2005, in oltre 45 mld di euro, pari al 3,21% del Pil.

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