domenica 27 dicembre 2009

danno biologico

Nel diritto italiano il cosiddetto danno biologico consiste nella lesione dell'interesse, costituzionalmente garantito, all'integrità fisica della persona. Questo sussiste in presenza di una lesione fisica o psichica della persona.
Origine
Tale categoria di danno è stata elaborata nel tempo dalla giurisprudenza. Inizialmente, prevedendo l'ordinamento positivo un risarcimento del danno cosiddetto patrimoniale, il solo danno risarcibile ammesso era quello che scaturiva dall'applicazione della nota "regola del calzolaio", ovvero il cosiddetto danno emergente (inteso esclusivamente dal punto di vista economico) ed il lucro cessante (inteso come perdita di possibilità di guadagno). Successivamente, essendo venute alla luce varie situazioni in cui non era possibile applicare detta regola (perché afferente a situazioni radicalmente diverse da quella oggetto della regola, come nel caso di un soggetto non lavoratore), si iniziò a valutare il danno come riverberato sull'integrità fisica del soggetto. Prescindendo, quindi, da ogni valutazione sulla capacità lavorativa del soggetto.
Così, nonostante il danno biologico sia oramai una categoria di danno incondizionatamente riconosciuta dalla dottrina e dalla giurisprudenza, ancora qualche problema risiede nella sua effettiva liquidazione. Difatti, per il danno biologico nascente da sinistro stradale ed inferiore i 9 punti percentuale di invalidità permanente esistono le apposite tabelle dettate dal legislatore. Altrettanto in tema di infortunio sul lavoro. In tutti gli altri casi, bisogna fare affidamento su altri tipi di tabelle.
Oggigiorno il sistema tabellare maggiormente usato nelle Corti d'Appello italiane appare essere quello del Tribunale di Milano.
Il danno da morte è la forma più grave di danno biologico, anche se per certi versi non è quello che dà maggior diritto ad indennizzi, sotto il profilo della risarcibilità.
Esempi
La giurisprudenza ritiene che esista un danno alla salute nel caso di:
Modificazione all'aspetto esteriore di una persona
Riduzione dalla capacità di relazionarsi con altri individui
Riduzione della capacità lavorativa, ossia dell'attitudine di una persona a lavorare
Perdita di chance lavorative
Perdita della capacità sessuale (Cassazione, 2007)
Danno psichico
Quest'ultimo è il più difficile da valutare, ma è spesso riconosciuto in via giudiziale come risarcibile nel caso di danno che ha causato una situazione di stress sul lavoro, la morte di un congiunto o di un animale domestico,nonché nel caso di inquinamento acustico.

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